Reference Cables per “The Big Drummer” Recording Studio


Ha suonato la batteria con alcuni dei più importanti nomi della musica italiana prima di entrare a pieno titolo nella band di Ligabue e in quella di Loredana Bertè, della quale è anche direttore musicale. Il suo percorso professionale si è arricchito da qualche anno di una competenza oggi richiesta dalle produzioni discografiche: sound engineer e produttore di tracce di batteria professionali all’interno di una sala di registrazione propria. Quella di Ivano “The Big Drummer” Zanotti è stata cablata con la collaborazione di Reference Cable.

Si tratta della creazione ad hoc di un set di cavi Reference coerenti con il suono di ciascuno strumento del drum set (cassa, rullante, tom, piatti ecc.) in relazione al tipo di microfono usato per la ripresa e al sistema di destinazione (mixer e interfaccia audio per la registrazione su computer e la diffusione sugli studio monitor).

A seguire l’intervista realizzata da Piero Chianura per Big Box Magazine la free press italiana per i musicisti e pubblicata nel numero di Giugno 2021.

BB: Stiamo parlando di un contesto esploso in questo periodo, cioè quello del batterista autosufficiente, in grado di registrare le tracce di batteria per una produzione esterna all’interno di un proprio studio di registrazione.

Ivano Zanotti : Già 5 anni fa avevo allestito un mio primo studio di registrazione dedicato alla produzione di altri musicisti. Poi ho deciso di evolvere in una direzione che mi aiutasse a comprendere il mio suono, la mia batteria e a come intervenire per migliorarne la registrazione. Ho comprato nuovi microfoni, schede audio e cavi per riuscire a realizzare quelle che io chiamo “batterie da asporto”, tracce di batteria registrate su commissione.

BB : La registrazione della batteria richiede spesso il trattamento acustico dell’ambiente in cui viene fatta.

IZ : Il vero scoglio nella registrazione della batteria è proprio l’ambiente, perché oggi non si può registrare il suono completamente asciutto. La mia fortuna è avere una stanza in mattoni forati in aperta campagna che, dopo anni di tentativi di insonorizzazione, ho tenuto al naturale perché il suono migliore è quello della stanza così com’è.

BB : Di quale drum set stiamo parlando?

IZ : Uso una batteria in acero Nooble&Cooley con cassa da 24″, tom da 13″ e 16″ con timpano da 18″… è un set alla John Bonham. Sono un fan dei rullanti in lega, perciò ne uso in alluminio o bronzo. Su 15 rullanti ne ho solo 3 in legno. I piatti sono Amedia, le pelli Attack, le bacchette Innovative Percussion e le percussioni Gon Bops. Uso anche dei tappeti speciali sotto la batteria prodotti della toscana Pointex e naturalmente cavi Reference!

BB: Come hai scelto i microfoni, invece?

IZ : All’inizio ho provato di tutto, poi ho scelto il kit di Audix che avevo provato anche dal vivo e che mi era piaciuto molto. Per la cassa uso anche il classico AKG112, mentre uso un Neumann TLM103 per riprendere la batteria da sopra per avere il tipico suono all’americana, due ambientali AKG414 e due microfoni a nastro per registrare certe batterie dal suono più blues/R’n’b.

BB: Con quale interfaccia/software registri e usi qualche processore particolare?

IZ: Anche in questo caso sono passato da una scheda audio normale, anzi due, visto che ho 14 microfoni montati anche se non li uso sempre tutti. All’inizio usavo schede MOTU, poi sono passato alle Apollo di Universal Audio che ha dei pre migliori e soprattutto dei plugin software propri molto utili e utilizzabili come pre. Ci sono le emulazioni dei Neve e degli SSL che sono veramente eccezionali. Li uso con Protools, che secondo me ha una qualità audio della registrazione migliore di quella di Logic, che è più adatto a producer e arrangiatori.

BB : Quando ti sei reso conto che i cavi erano altrettanto importanti per la qualità della registrazione in studio?

IZ : Non ti nascondo che ero scettico sull’argomento cavi. Avevo dei modelli decenti e andavo avanti con quelli. Non avevo fatto mai dei paragoni perché di solito nessuno li fa sui cavi, tanto meno i batteristi! Fino a che non ho avuto l’esigenza di allestire lo studio e allora ho capito non solo che i cavi sono fondamentali, ma che un rullante e una cassa di batteria hanno bisogno di un cavo differente. Ho chiamato Angelo Tordini che gentilmente me ne ha mandati quattro o cinque da testare. Quando ho fatto le mie prove ho veramente scoperto un mondo. È stato come quando ho fatto l’upgrade dalla Motu all’Apollo. Angelo mi ha chiesto precisamente quali microfoni e per quali componenti della batteria avrei dovuto usarli. Con i cavi Reference praticamente è come se ci fosse un pre su tutti gli strumenti. Ho anche potuto provare due tipi di cavi diversi per ciascuno strumento in modo da scegliere quello più adatto al mio modo di pensare il suono, più vintage o più moderno. In questo modo, ogni cavo è coerente con ciascun pezzo della batteria e mi evita di dover mettere mano agli eq. A questo punto non vedo l’ora di riprendere a suonare dal vivo per portare il set di cavi Reference anche sul palco.

“THE BIG DRUMMER DRUMSET” – CABLE InPUT LIST
CANALESTRUMENTOMICROFONOREFERENCE CABLELUNGHEZZA
1Cassa (interno)Audix D6RMC-0-ZERO4 m
2Cassa (esterno)AKG D112RMC014 m
3Rullante (sopra)Audix i5ULTIMO.RCM RED3,5 m
4Rullante (sotto)Shure SM57RMC013,5 m
5Tom 12”Audix D2RMC03,5 m
6Tom 13”Audix D2RMC013,5 m
7Timpano 16”Audix D4RMC-0-ZERO6 m
8Timpano 18”Audix D4RMC-0-ZERO6 m
9RideAudix ADX51RMC014 m
10 – 11 Overhead L- R Golden Age (a nastro)RMC-0-ZERO6 m
12 – 13Ambiente L – RAKG C414RMC16TP7 m
14Overhead CtrNeumann TLM103RMC-0-ZERO8 m

Nel video, realizzato per Reference Cables e BigBox Magazine, Ivano Zanotti esegue un test comparativo su cassa, rullante e overhead, tra cavi di qualità standard e cavi Reference usati per la ripresa microfonica.
Naturalmente i canali in ingresso e in uscita dal mixer sono assolutamente flat.

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